L’Atelier aperto
Nel corso del primo semestre del 2024 ho sperimentato a Berlino l’Atelier aperto all’interno di Inklusion in Bewegung, un progetto più ampio di inclusione a cura di Artemisia e.V. e cofinanziato da Aktion Mensch.
Ho progettato l’Atelier aperto perché fosse un luogo intimo e protetto dove ci si potesse allontanare per un attimo dal mondo quotidiano per esprimere se stessi e la propria creatività.
Nell’Atelier aperto ognuno ha potuto dipingere o creare in uno spazio condiviso per sé e per il proprio piacere, senza commenti o critiche. Il mio team ed io siamo stati a disposizione dei partecipanti per facilitare la rigenerazione delle capacità creative, per dare consigli se qualcuno lo si desiderava, per prenderci cura dei materiali di lavoro e per promuovere un’atmosfera serena.
Chi ha desiderato partecipare, ha scelto uno spazio libero e ha crea con i materiali a disposizione per tutto il tempo che ha desiderato (ovviamente nei limiti del tempo a disposizione per l’uso degli spazi).
NON è stato un corso d’arte, ma semplicemente un luogo dove fare arte.
Nell’atelier abbiamo attrezzato diverse aree di lavoro con diversi materiali disponibili:
– area della pittura a muro, con colori a tempera e pennelli,
– area del disegno su tavolo, con diversi tipi di matite, matite colorate e strumenti per il disegno,
– area della lavorazione dell’argilla, con argilla e strumenti per modellare,
– area del basteln (bricolage), con materiali vari per realizzare decorazioni e/o piccoli oggetti.
È stata un’esperienza innovativa, gradualmente perfezionata e migliorata dal team man mano che si osservava l’andamento delle attività e si ricevevano i feedback dei partecipanti.
Il successo dell’impostazione generale e del funzionamento dell’atelier è stato evidente e l’osservazione e i feedback hanno portato il team ad apportare piccoli aggiustamenti per calibrare meglio il servizio offerto.
L’ Atelier aperto ha registrato una buona e costante partecipazione di persone provenienti da contesti diversi (persone con e senza disabilità, con e senza background migratorio e di età diverse, compresi i bambini), un’atmosfera calma e rilassata, una creatività spesso molto profonda e un’effettiva inclusività dei partecipanti.
I partecipanti hanno formato un gruppo aperto, dinamico e libero in cui hanno lavorato fianco a fianco ma senza alcun tipo di conduzione, sperimentando liberamente e nel rispetto degli altri diverse forme di espressione e arte visiva, con diversi materiali e per un tempo autodeterminato.
Le relazioni attivate durante l’attività sono state spontanee e basate sia sul rapporto diretto tra le persone sia su una relazione mediata dalle opere realizzate e dai materiali utilizzati.
Il setting ha permesso un uso libero e positivo degli spazi e dei materiali nel rispetto reciproco, e il team ha garantito una presenza discreta per sostenere i partecipanti e prendersi cura dei materiali e degli spazi.
La varietà e la buona qualità dei materiali e degli strumenti forniti hanno inoltre permesso una maggiore libertà di espressione creativa e hanno contribuito a raggiungere un senso di soddisfazione e di riconoscimento personale e di attenzione tra i partecipanti.
L’esperienza è stata molto positiva e gli obiettivi di inclusione sono stati raggiunti.