Il MEMart è un metodo arteterapeutico sviluppato dalla Scuola di Artiterapie e psicoterapie espressive di Roma, che permette di alternare le fasi di lavoro di gruppo a quelle di proiezione e identificazione, di ricomposizione per chiudere infine con una verbalizzazione finale.
Metodo:
procedimento attuato seguendo criteri sistematici in vista di uno scopo
Espressivo:
favorisce l’espressione delle capacità creative del gruppo e individuali
Modulare:
prevede l’alternanza e ripetizione di fasi (moduli): fase fusionale, fase immaginativa- identificativa, fase ricompositiva, … , verbalizzazione finale
Arteterapeutico:
l’approccio utilizza le tecniche e i linguaggi e ha gli obiettivi dell’arteterapia. E’ inoltre un approccio artetrapeutico non interpretativo: i vissuti espressi attraverso le opere e le dinamiche dei partecipanti non sono interpretati dal conduttore ma semplicemente ascoltati e condivisi nel gruppo. Attraverso il lavoro in gruppo e la ricomposizione individuale si genera la possibilità per il partecipante di modificare le proprie opere attivando in questo modo il processo terapeutico.
Il gruppo lavora insieme.
Nelle ripetizioni i lavori individuali vengono rielaborati in forma spontanea dalla creatività del gruppo o all’interno di un lavoro di gruppo.
Ogni partecipante lavora attraverso i meccanismi della proiezione e dell’identificazione su sue singole produzioni e sulla messa in forma dei suoi vissuti e, dunque, delle sue emozioni.
Si ristabilisce l’iniziale posizione del gruppo nella forma circolare.
In questa fase ogni partecipante condivide il proprio lavoro – descrivendolo – ed il proprio stato d’animo.
Alla fine del laboratorio si dà una restituzione sulla base delle proprie esperienze, ed emozioni provate durante le varie fasi del laboratorio.
Serve a chiudere l’esperienza artistica prima di ritornare nel “mondo”, alle consuete occupazioni.